È possibile prevenire la diarrea nosocomiale

La diarrea nosocomiale è una patologia infettiva che può insorgere nei bambini ospedalizzati. Si stima che le infezioni acquisite in ospedale abbiano complessivamente un’incidenza del 5,1-11%. Le infezioni del tratto gastrointestinale ne costituiscono una porzione ingente ed è possibile prevenirle attraverso l’impiego sistematico di specifici probiotici.

Le infezioni nosocomiali sono gravi eventi avversi che insorgono nel corso del ricovero o dopo la dimissione a causa dell’ospedalizzazione, in pazienti che non manifestavano segni di malattia all’ingresso, né erano in una fase preclinica.

Nei bambini, la gastroenterite è l’infezione nosocomiale più frequente. Essa riconosce come principale agente infettivo il Rotavirus e la sua manifestazione clinica prevalente è la diarrea.

Esistono delle misure generali adottate dal personale sanitario per prevenire l’insorgenza delle infezioni correlate all’assistenza, ma spesso queste non bastano. Infatti, la frequente igiene delle mani da parte degli operatori sanitari, la riduzione del numero di pazienti in una medesima stanza e l’isolamento dei pazienti infetti, sono gli usuali accorgimenti messi in atto.

Nei bambini vaccinati contro il Rotavirus, inoltre, sembrerebbe sia ridotta l’incidenza della diarrea nosocomiale, ma è frequente che non tutti i bambini ricoverati siano stati vaccinati.

Sorge dunque la necessità di possedere ulteriori strumenti atti a prevenire l’insorgenza della diarrea. L’ESPGHAN, la maggiore società scientifica di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica, in una recentemente revisione sistematica ha evidenziato l’importante ruolo dei probiotici.

La corretta somministrazione di specifici probiotici può, infatti, aiutare a prevenire la diarrea nosocomiale. In particolare, le Linee Guida concludono che:

la somministrazione di L. rhamnosus GG in concentrazione minima di 109 CFU/al giorno per tutta la durata del ricovero, riduce il numero e l’intensità degli episodi diarroici.

Si è evidenziato che l’assunzione del L. rhamnosus GG riduca di più della metà il rischio, portandolo dal 13,9 al 5,2%. Esso risulta maggiormente efficace nelle diarree che riconoscono il Rotavirus come agente causale.

Attualmente sappiamo che i probiotici sono microorganismi che vivono in simbiosi con l’uomo e che somministrati nella giusta quantità possono apportare beneficio. Non tutti i probiotici, però, sono uguali.

Nella revisione sistematica condotta dall’ESPGHAN, il Gruppo di Lavoro raccomanda solo la somministrazione del L. rhamnosus GG per prevenire e ridurre il numero degli episodi diarroici nei bambini ospedalizzati. Non sono invece risultati efficaci altri tipi di probiotici comunemente utilizzati che non sono dunque raccomandati dal Gruppo di Lavoro dell’ESPGHAN.

Concludendo, l’ESPGHAN raccomanda la somministrazione del L. rhamnosus GG per tutta la durata del ricovero nei bambini ospedalizzati.

Letteratura scientifica di riferimento:

  • Hojsak I. et all. Probiotics for the prevention of nosocomial diarrhea in children. JPGN 2018; 66(1):3-9
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