La lattoferrina è una delle principali molecole contenute nel latte materno. Ha proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e immunomodulatorie. Si è dimostrata in grado di ridurre il numero di infezioni gravi ed episodi di NEC, modificando la mortalità associata a questi due drammatici eventi. Integrata nella dieta, funge anche da prebiotico.
La lattoferrina è la seconda proteina più abbondante nel latte materno ed ha funzione antibatterica, antinfiammatoria ed immunomodulatoria. È presente in altissime concentrazioni nel colostro, il primo latte emesso, ed incide positivamente sulla salute del neonato.
L’integrazione di lattoferrina nella dieta del bambino è oggetto di numerosi studi. Diversi trial clinici ne hanno dimostrato l’efficacia nella prevenzione della sepsi tardiva, specialmente negli SGA e nei nati prematuri. Tale proprietà si esplica inoltre nella capacità di ridurre sia l’incidenza delle infezioni respiratorie, che quelle da Giardia. L’effetto complessivo della lattoferrina è tangibile: la sua integrazione nell’alimentazione del neonato sembra ridurre la mortalità associata alla sepsi rispetto al placebo (0% vs 4,8%).
La lattoferrina rinforza il sistema immunitario del neonato. Fungendo da prebiotico, promuove la crescita di una sana microflora la quale inibisce la colonizzazione di patogeni intestinali. Secondo L’FDA la lattoferrina è una molecola sicura che non ha mostrato effetti tossici sull’uomo.
Coerente con i risultati dei singoli trial clinici è la valutazione elaborata dalla Cochrane Library. Dai dati analizzati in 6000 neonati si è evinto che:
l’integrazione di 100 mg/die di lattoferrina nei nati pretermine riduce l’insorgenza della sepsi ritardata e della necrosi intestinale, nonché la mortalità ad essi correlata.
Come agisce?
Fino a qualche anno fa si pensava fosse solo un batteriostatico, ovvero un inibitore della crescita batterica. Tale proprietà è legata alla sua funzione primaria. Ogni molecola di lattoferrina può legare due atomi ferro, elemento essenziale per la replicazione batterica. Nei nuovi studi è però emersa la capacità battericida. Interagendo con l’LPS, importante componente della batterica, la danneggia portando il microbo alla lisi.
La lattoferrina possiede numerose altre funzioni.
La presenza a livello del piccolo intestino di recettori per la lattoferrina, stimola la proliferazione e la differenziazione delle cellule intestinali e del tessuto linfoide associato alle mucose (GALT). Quest’ultimo, inoltre, media le proprietà immunomodulatorie.
L’effetto antinfiammatorio è raggiunto mediante la diminuzione delle citochine pro-infiammatorie. Il risultato finale è una maggiore efficienza del sistema immunitario assieme ad un effetto antinfiammatorio.
In conclusione
La lattoferrina è una molecola presente in alte concentrazioni nel latte materno. L’integrazione di 100 mg/die nella dieta del neonato prematuro promuove uno stato antinfiammatorio e sembra diminuire l’incidenza di sepsi tardiva ed enterocolite necrotizzante. A livello intestinale, funziona da prebiotico e promuove la crescita di una sana microflora intestinale.
Letteratura scientifica di riferimento:
- Pammi M. Suresh G. Enteral lactoferrin supplementation for prevention of sepsis and necrotizing enterocolitis in preterm infants (Review). Cochrane Database of Systematic Reviews 2017; 6:1-58
- Lo ̈nnerdal B. Nutritional roles of lactoferrin. Curr Opin Clin Nutr Metab Care 2009; 12:293–297
- Ochoa T. J. Cleary T. G. Effect of lactoferrin on enteric pathogens. Biochimie 2009; 91:30-4
- Lo ̈nnerdal B. Bovine Lactoferrin Can Be Taken Up by the Human Intestinal Lactoferrin Receptor and Exert Bioactivities. JPGN 2011;53: 606–614
- King C. J. A Double-Blind, Placebo-Controlled, Pilot Study of Bovine Lactoferrin Supplementation in Bottle-fed Infants. JPGN 2007; 44:245-51