La Vitamina D previene l’influenza nei bambini?

Tosse, febbre e difficoltà respiratorie sono i sintomi più comuni dell’influenza stagionale. Ogni anno sono migliaia le persone che si ammalano, ma i bambini sono certamente una delle fasce più a rischio. Prevenire l’influenza stagionale con gli strumenti che abbiamo a disposizione è la strategia raccomandata.

I bambini con meno di 5 anni sono i soggetti più a rischio

Come riportato nel primo rapporto per l’anno 2019-2020 pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, le fasce più a rischio sono i bambini.  Nello specifico, i bambini sotto i 5 anni sono stati i più colpiti ed il responsabile è stato prevalentemente il virus dell’Influenza di tipo A. Nel complesso, più di 5 milioni e mezzo di abitanti hanno mostrato sintomi simil-influenzali.

Il distanziamento sociale nei mesi più a rischio, le corrette norme igieniche e la vaccinazione sono tutt’ora gli strumenti principali per prevenire il contagio. Tuttavia, quest’ultima resta proibitiva per i bambini al di sotto dei sei mesi, sebbene sia una misura di igiene pubblica largamente efficace, sicura e condivisa.

Uno studio ha valutato l’efficacia della Vitamina D nel prevenire l’influenza

La Vitamina D è una molecola essenziale introdotta con la dieta e prodotta in larga misura dal nostro corpo. Il suo ruolo principale è la regolazione del metabolismo di calcio e fosforo i quali incidono sulla salute delle nostre ossa. Meno conosciute, ma ugualmente importanti, sono le funzioni immunomodulatorie

Uno studio ha valutato l’efficacia dell’integrazione di Vitamina D nel prevenire l’influenza stagionale. A tal fine, sono stati arruolati 400 bambini sani tra i 3 ed i 12 mesi i quali sono stati divisi in due gruppi. I due gruppi differivano per il dosaggio di Vitamina D somministrata che risultava essere di 400UI/die nel primo e 1200 UI/die nel secondo.

I bambini sono stati seguiti per quattro mesi nei quali si sono valutati i livelli sierici di calcio, fosforo e Vitamina D all’inizio dello studio ed a intervalli di due mesi. Alle prime avvisaglie di febbre, tosse e oculo-rinite sono stati indirizzati al pediatra di riferimento.  L’infezione virale è stata valutata con due test diversi volti a rilevare la presenza del virus.

Integrare Vitamina D ne aumenta i livelli sierici

Nel corso dello studio la valutazione dei livelli sierici di Calcio, Fosforo e Vitamina D ha mostrato solo per quest’ultima un incremento significativo nel gruppo di coloro che ne assumevano 1200 UI/die. I livelli sierici di calcio e fosforo non sono stati modificati e nessun bambino ha sperimentato effetti avversi dovuti alla somministrazione di Vitamina D.

Interessante è stato constatare nei due diversi gruppi il numero di bambini con influenza. I dati, infatti, hanno mostrato che coloro i quali assumevano una dose maggiore di Vitamina D si ammalavano meno. Inoltre, un introito di 1200 UI/die di Vitamina D si correlava ad un rapido recupero dai sintomi influenzali ed a un abbassamento più repentino della carica virale.

La Vitamina D potrebbe concorrere a ridurre il rischio di influenza

Le proprietà immunomodulatorie della Vitamina D sono oggetto di studio dei ricercatori. Inoltre, poiché i livelli sierici sono strettamente correlati all’esposizione al sole, nei mesi invernali la sua concentrazione si riduce. Proprio durante questo periodo, però, sono più frequenti le sindromi influenzali ed i bambini sono i soggetti più esposti.

Lo studio è sicuramente un passo avanti nel tentare di capire l’importanza di questa molecola. Dai risultati pubblicati, l’integrazione di 1200UI/die di Vitamina D appare sicura, ben tollerata e riduce il rischio di contrarre l’influenza stagionale.

Riferimenti scientifici:

Zhou J. et al. Preventive Effects of Vitamin D on Seasonal Influenza A in Infants: A Multicenter, Randomized, Open, Controlled Clinical Trial. Pediatr Infect Dis J 2018;37:749–754.

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