La bassa esposizione al fluoro aumenta il rischio di carie nei bambini

227

La carie è una patologia diffusissima nella popolazione pediatrica. Promuovere la salute orale del bambino significa renderlo più consapevole delle scelte che ricadranno sul proprio stato di salute. Ciò è possibile incentivando le corrette pratiche di igiene orale ed adottando tutte le misure preventive a disposizione.

La patologia cariosa è così frequente nella popolazione pediatrica italiana, che tutti i bambini sono considerati a rischio. Circa un bambino su cinque, con meno di quattro anni, è affetto da carie. La percentuale aumenta drasticamente a quasi la metà degli adolescenti di più di 12 anni. Tali dati impongono ai genitori ed ai pediatri di promuovere scelte consapevoli che migliorino lo stato di salute orale.

Che cos’è la carie?

La carie è una malattia infettiva che intacca i tessuti duri dentali producendo una lesione cronica la quale ne determina la distruzione. L’origine della malattia è multifattoriale: più agenti sono corresponsabili dell’insorgenza. Importante è la presenza di batteri cariogeni nell’ecosistema orale i quali, fermentando gli zuccheri, son capaci di alterare il pH orale e ledere il tessuto dentale.

La carie è il risultato dell’interazione fra più agenti. Oltre alla presenza di batteri cariogeni, assumono un ruolo di rilievo le abitudini alimentari ed il frequente consumo di zuccheri semplici. Inoltre, la composizione e la quantità della saliva, la scarsa igiene orale ed il basso status socio-economico concorrono anch’essi alla malattia. La carente esposizione al fluoro, in ultimo, è un elemento fondamentale.

La sola cura della carie non è sufficiente a risolvere la patologia cariosa. Non considerare tutti gli aspetti, infatti, espone ad alto rischio di recidiva. Bisogna adottare misure preventive globali che agiscano sui fattori predisponenti. L’approccio al paziente deve essere rivolto a valutarne lo specifico rischio individuale, intervenendo su tutti gli aspetti critici.

L’insufficiente esposizione al fluoro aumenta il rischio di malattia

La carenza di fluoro è un fattore chiave nello sviluppo della patologia cariosa. Il fluoro infatti, è coinvolto nella remineralizzazione delle superfici dentali ed inibisce il processo di demineralizzazione. Fra i tanti composti studiati, quelli a base di fluoro si sono dimostrati più efficaci nel ridurre l’insorgenza di carie.

In presenza di una frequente assunzione di carboidrati semplici, la bassa esposizione al fluoro aumenta di molto il rischio di sviluppare carie. Ciò è particolarmente vero nel bambino, il quale spesso predilige alimenti ricchi di zuccheri.

Integrare il fluoro riduce il rischio di carie

È possibile prevenire le carie aumentando l’esposizione al fluoro. Alcuni Paesi, al fine di prevenirne la carenza, fluorurano le acque potabili. In Italia questo non avviene e, benché il consumo di acque minerali sia elevato, spesso non si raggiungono i livelli di fluoro raccomandati.

L’uso di integratori a base di fluoro può essere una strategia valida da concordare con il proprio pediatra. L’integrazione è particolarmente consigliata per quei bambini che riscontrano difficoltà nell’utilizzo di dentifrici fluorurati, quindi maggiormente a rischio di sviluppare carie. Per gli infanti ad alto rischio è altresì consigliato aggiungere, all’applicazione topica di fluoro, l’integrazione orale.

Nei bambini dai 6 mesi a 3 anni è consigliato integrare 0,25 mg/die di fluoro in  gocce. Nei bambini compresi fra i 3 e i 6 anni è consigliata la somministrazione di 0,50 mg/die di fluoro. 

Conclusioni 

Le carie interessano largamente la popolazione pediatrica, al punto da considerare tutti i bambini a rischio. Molti sono i fattori che concorrono alla patologia e trattare unicamente la lesione espone l’infante ad alto rischio di recidiva. La profilassi con Fluoro riduce la possibilità di sviluppare carie. È consigliato integrare il fluoro nell’alimentazione del bambino sin dai 6 mesi. Tale raccomandazione è ancor più forte nei soggetti a rischio.

Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva – Ministero della Salute.

Articolo precedenteIntegrare specifiche sostanze ricostituenti può migliorare la convalescenza
Articolo successivoL’osteoporosi aumenta il rischio di fratture, ma si possono prevenire