La fibrosi polmonare è una temibile patologia a carico dei polmoni che ne comporta la progressiva perdita di funzionalità. L’unità alveolo-capillare, elemento del polmone deputato agli scambi gassosi, viene progressivamente distrutta e la fibrosi ne modifica irreversibilmente l’architettura.
Le cause non sono sempre identificabili e la malattia può essere classificata come idiopatica, senza un’eziologia conosciuta, o conseguire ad altre patologie. In entrambi i casi l’outcome è negativo e molti malati vanno incontro ad insufficienza respiratoria progressiva. Infatti, se inizialmente i sintomi contemplano difficoltà respiratoria, tosse secca e affaticamento, negli stadi più avanzati la fame d’aria può costringere all’ossigenoterapia.
I pazienti con fibrosi polmonare hanno livelli di Vitamina D inferiori alla popolazione sana
Alcune evidenze hanno mostrato che nei pazienti con fibrosi polmonare si misurano livelli sierici di Vitamina D inferiori alla popolazione sana. Inoltre, nei modelli murini, si è osservato che l’inattivazione del recettore per la Vitamina D comporta un danno polmonare più grave.
Le informazioni ricavate dalla letteratura hanno suggerito il plausibile ruolo della Vitamina D nella fibrosi polmonare. Sebbene essa sia prevalentemente conosciuta per la funzione chiave nel metabolismo di calcio e fosforo, la Vitamina D ha un ruolo pleiotropico. Infatti, oltre a partecipare al delicato equilibrio di rimodellamento osseo, svolge un ruolo ormonale chiave.
Uno studio per spiegare il ruolo della Vitamina D
Un gruppo di ricercatori ha indagato il ruolo della Vitamina D nella fibrosi polmonare. Per farlo si sono utilizzate sia linee cellulari di fibroblasti umani che un modello murino. La fibrosi polmonare è stata indotta con bleomicina, agente antiblastico tra cui effetti collaterali si annovera il danno polmonare.
Nel braccio dell’esperimento in vitro i ricercatori hanno utilizzato una linea cellulare di fibroblasti umani ed una immortalizzata. Le cellule sono state trattate con bleomicina, colecalciferolo e calcitriolo e poi incubate per 48h. In un secondo esperimento la bleomicina è stata aggiunta successivamente ad un pretrattamento con colecalciferolo e calcitriolo.
Nel braccio dell’esperimento con il modello murino, invece, le cavie sono state suddivise in tre gruppi. Il primo è stato trattato con bleomicina e alti livelli di vitamina D, il secondo con bleomicina ed una dieta basale ed il terzo gruppo invece non è stato trattato. Le cavie sono state quindi rivalutate dopo quattro giorni.
I risultati
I risultati sono stati incoraggianti. In vitro le cellule trattate con Vitamina D hanno mostrato una significativa riduzione di interleuchina-1-beta, marker di infiammazione. Nel modello murino, invece, le cavie trattate con alte dosi di Vitamina D hanno risposto con un inspessimento della parete alveolare minore del 12% rispetto a quelle trattate con bassi dosaggi. Inoltre, si è registrato un decremento dei marker di crescita e proliferazione cellulare.
I ricercatori hanno evidenziato anche un effetto della Vitamina D sull’espressione genica. Infatti, il TGF-beta è solitamente aumentato in risposta allo stimolo con bleomicina, ma con l’assunzione di alte dosi di Vitamina D l’incremento è stato sensibilmente inferiore.
La Vitamina D potrebbe rivelarsi utile nella prevenzione della fibrosi polmonare
Lo studio suggerisce che il calcidiolo potrebbe essere utile nella prevenzione della fibrosi polmonare. I dati in vitro, infatti, lasciano aperta l’ipotesi che i fibroblasti umani posseggano non solo i recettori, ma anche gli enzimi per convertire il calcidiolo in calcitriolo – la forma attiva della vitamina D. Nonostante ulteriori studi siano necessari per descrivere un meccanismo certo di azione della Vitamina D nella fibrosi polmonare, i risultati dello studio aprono le porte ad un nuovo filone di ricerca che diviene indispensabile ancor più per l’assenza di farmaci deputati al trattamento di questa patologia.
Letteratura di riferimento
- Pulmonary activation of vitamin D3 and preventive effect against interstitial pneumonia. Ichiro Tsujino, Ryoko Ushikoshi Nakayama, Tomoe Yamazaki, Naoyuki Matsumoto and Ichiro Saito. J. Clin. Biochem. Nutr. November 2019