Lattoferrina: una barriera contro le infezioni virali e batteriche

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La lattoferrina è una proteina dalle capacità sorprendenti. Contenuta in grandi quantità nel latte materno, possiede proprietà antiossidanti, immunomodulanti, antinfiammatorie e antimicrobiche. Un insieme di caratteristiche che la rendono preziosa per la nostra salute.

La lattoferrina è una proteina preziosa per la nostra salute. Sin dalla prima infanzia è presente nel latte materno in grosse concentrazioni e costituisce per il neonato un nutriente essenziale dalle molteplici caratteristiche. Per capirne l’importanza basti pensare che il colostro, il primo latte prodotto dalle ghiandole mammarie, contiene sino a 7g/l di lattoferrina. La concentrazione decresce nelle settimane successive a 2g/l, ma garantisce al lattante un apporto costante.

La lattoferrina supporta il benessere del lattante proteggendolo dalle infezioni

La lattoferrina è una glicoproteina di cui se ne descrive storicamente la capacità di legare il ferro. Questa sua attività chelante la esprime nel plasma e nei principali fluidi corporei come saliva, lacrime, secreto vaginale e liquido spermatico. Una quota importante è contenuta nei granuli dei neutrofili, cellule immunitarie deputate a proteggere il nostro organismo.

Nuove ricerche inquadrano la lattoferrina in uno scenario più ampio attribuendole proprietà immunomodulanti ed antinfiammatorie, antiossidanti, antibatteriche ed antivirali.  Difatti, sembrerebbe essere una molecola dalle molteplici funzioni, le quali concorrono al benessere dell’organismo.

“Proprietà immunomodulanti ed antinfiammatorie, antiossidanti, antibatteriche ed antivirali”

L’effetto antiossidante della lattoferrina sembra tradursi nella riduzione della concentrazione di radicali liberi. Il surplus di ferro è di per sé responsabile della produzione di specie reattive dell’ossigeno le quali aumentano lo stress ossidativo cellulare che promuove stati pro-infiammatori. Studi in cavie hanno descritto che l’integrazione riduce i radicali liberi circolanti suggerendo un possibile effetto benefico derivante dall’integrazione.

L’attività antinfiammatoria è anche frutto dell’interazione diretta con le cellule del sistema immunitario. Infatti, la lattoferrina comunica con il sistema immunitario come un vero e proprio immunomodulatore. Studi in vitro ne hanno descritto la capacità di modulare la differenziazione, maturazione, attivazione e migrazione delle cellule immunitarie.

La lattoferrina modula l’attività del sistema immunitario

Adempiere a funzioni immunomodulanti significa coadiuvare l’attivazione del sistema immunitarioottimizzandone l’azione nei confronti dei microorganismi patogeni. In questo contesto diviene importante la risposta antinfiammatoria che agisce sia riducendo i mediatori pro-infiammatori circolanti che indirizzando le cellule immunitarie nella differenziazione in senso antinfiammatorio.

Il ruolo immunitario è ben presunto dalle evidenze cliniche. Nelle malattie infiammatorie croniche intestinali come il Morbo di Crohn si misurano nel sangue alti livelli di lattoferrina. La concentrazione è così elevata che in futuro si pensa possa essere sfruttata come biomarker nella diagnosi.

Anche nelle malattie infettive che sostengono una vigorosa attivazione immunitaria la lattoferrina è un mediatore il cui ruolo è oggetto di interesse. Nei malati COVID-19 la disregolazione della risposta immunitaria con un’abnorme produzione di mediatori pro-infiammatori è la chiave di lettura che sottende il danno polmonare. Modulare la cascata citochinica potrebbe essere una strategia valida coadiuvata dall’azione della lattoferrina.

Un importante ruolo di protezione verso virus e batteri

Non da meno sono le funzioni antimicrobiche. Diversi studi hanno confermato l’attività contro virus, batteri e funghi spiegandola con diversi meccanismi di azione. Alla base delle ipotesi ci sarebbe innanzitutto la capacità di sequestrare il ferro, essenziale per la crescita cellulare di alcuni microorganismi come i batteri. In secondo luogo, l’effetto antimicrobico è attribuito ad un’azione diretta della molecola contro virus e batteri.

L’attività battericida della lattoferrina è espressa da un suo metabolita, la lattoferritina Questo peptide cationico bioattivo danneggia direttamente la membrana cellulare di un ampio spettro di batteri in sinergia con altre molecole come il lisozima. Inoltre, interagisce con le glicoproteine di membrana rendendone più facile il riconoscimento da parte del sistema immunitario.

La lattoferrina è un deterrente anche per i virus.  L’interazione con i recettori di membrana utilizzati dai virus per entrare nelle cellule ne rende più difficoltoso l’ingresso. Inoltre, interagisce con le molecole che costituiscono l’involucro virale rendendolo più fragile e aggredibile dal sistema immunitario.

Secondo indicazioni è sicuro integrare sino a 200mg/die di Lattoferrina

La lattoferrina è una molecola indispensabile per la salute del nostro organismo. L’alta concentrazione nel latte materno supporta il benessere del neonato proteggendolo dalle infezioni. L’integrazione di lattoferrina coadiuva l’attività del sistema immunitario, riduce lo stress ossidativo e ci aiuta a combattere le infezioni. Secondo le indicazioni del ministero della salute è possibile integrare fino a 200mg di lattoferrina al giorno in maniera sicura e scevra da effetti collaterali.

Letteratura

  • Wang et al. Lactoferrin: Structure, function, denaturation and digestion. Critical Reviews in Food Science and Nutrition 
  • Zhang et al Lactoferrin and Its Detection Methods: A Review. Nutrients
  • Ràascon-Cruz et al. Lactoferrin: A Glycoprotein Involved in Immunomodulation, Anticancer, and Antimicrobial Processes. Molecules
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