La colonscopia è un esame invasivo, mal tollerato e fonte di disagio per i pazienti. La sua utilità è comprovata e spesso diviene necessario sottoporvisi per la diagnosi o il follow up di malattie oncologiche, per l’approfondimento diagnostico di patologie infiammatorie croniche o per semplice prevenzione primaria quando indicato. Inoltre, è ulteriore fonte di discomfort il dolore addominale che può insorgere al termine dell’esame.
Molti pazienti presentano dolore e discomfort addominale dopo l’esame
Il 15% dei pazienti sperimenta dolore addominale di tipo crampiforme, dispepsia, reflusso gastro-esofageo, diarrea o stipsi al termine della colonscopia. I sintomi sono solitamente lievi o moderati e tendono alla risoluzione spontanea nei giorni successivi.
Sebbene non vi siano studi che descrivano le cause esatte della sintomatologia, diverse sono le ipotesi. La dismotilità intestinale e l’alterazione della flora batterica sembra siano i fattori responsabili del discomfort addominale. Anche se non confermati, gli studi di Mai et al and Harrell et al suggeriscono che la disregolazione della microflora sia causata della preparazione intestinale alla quale i pazienti si sottopongono in ragione della procedura.
I probiotici ripristinano la microflora intestinale alterata restituendo benessere all’organismo.
L’integrazione di specifici ceppi batterici riequilibra l’ecosistema intestinale il quale ha funzione immunomodulatoria, contrasta la colonizzazione di germi patogeni, mitiga l’infiammazione delle pareti intestinali, regola la motilità e modula l’ipersensibilità viscerale. Uno gruppo di ricercatori di Taiwan ha indagato l’effetto della supplementazione con probiotici in corso di procedure endoscopiche.
L’alterazione della microflora intestinale potrebbe essere alla base del dolore addominale
Lo studio monocentrico, randomizzato ed in doppio cieco ha coinvolto 284 pazienti candidati a colonscopia. I ricercatori hanno suddiviso il campione in quattro gruppi somministrando ai primi tre gruppi capsule di probiotici contenenti 109 UFC di L. rhamnosus GG. Il primo gruppo ha integrato tre volte al giorno una capsula di probiotici a partire da una settimana prima continuando sino ad una settimana dopo la procedura. Il secondo gruppo ha integrato tre capsule die di probiotici la settimana prima della procedura, mentre il terzo la sola settimana successiva la colonscopia. Il quarto gruppo non ha assunto alcun tipo di supplemento.
Tutti i partecipanti hanno descritto la sintomatologia gastrointestinale prima dell’endoscopia ed una settimana dopo attraverso l’ausilio di una scala validata – Gastrointestinal Symptom Rating Scale o GSRS – composta da dodici quesiti a risposta chiusa. L’analisi al baseline ed a sette giorni ha permesso di capire se i sintomi addominali si presentassero in maniera differente nei gruppi di studio.
I pazienti che integrano L. rhamnosus GG sperimentano con meno frequenza i sintomi addominali
Se la disbiosi è responsabile della sintomatologia intestinale, valutando i pazienti con la GSRS i ricercatori hanno indagato l’efficacia preventiva dei probiotici. Questi, infatti, sono microorganismi vivi che quando somministrati opportunamente e nelle giuste dosi ripristinano lo stato di salute della microflora restituendo le normali funzioni dell’organismo.
Non tutti i probiotici sono uguali e ogni ceppo batterico ha proprietà specifiche. Il L. rhamnsosus GG è il probiotico più studiato con un alto grado di evidenza scientifica, è sicuro e ben tollerato. Studi clinici hanno dimostrato che la supplementazione con LGG è in grado di modificare efficacemente la composizione della flora intestinale alterata.
I risultati dello studio mostrano un miglioramento della sintomatologia addominale nei pazienti che hanno integrato i probiotici. Dolore, senso di indigestione, stipsi e diarrea sono stati meno frequenti a sette giorni dalla procedura in coloro a cui sono stati somministrati i probiotici. Il gruppo di pazienti a cui non sono stati somministrati i probiotici non hanno avuto i medesimi benefici. Inoltre, nel gruppo che ha integrato tre compresse die di probiotici nel corso della settimana precedente e successiva la colonscopia si è evidenziata a una riduzione del dolore addominale statisticamente significativa rispetto al gruppo di controllo.
Integrare i probiotici la settimana precedente e quella successiva la colonscopia è utile a ridurre i sintomi addominali
La sintomatologia addominale che insorge dopo la colonscopia è certamente frutto della dismotilità intestinale e della disbiosi. L’alterazione della microflora intestinale è un elemento chiave da considerare e trattare preventivamente. I probiotici ripristinano l’equilibrio della flora intestinale restituendone le funzioni fisiologiche. Lo studio analizzato, randomizzato, controllato e in doppio cieco indica che la somministrazione di 109 UFC di L. rhamnsosus GG riduce la sintomatologia addominale nei pazienti che si sottopongono a colonscopia. L’integrazione di probiotici alla dose indicata a partire da una settimana prima della colonscopia sia a quella dopo è utile a ridurre il dolore addominale, il senso di indigestione, la stipsi e la diarrea.
Letteratura di riferimento
- Hung et al. Influence of probiotics on gastrointestinal symptoms in patients undergoing colonoscopy. Adv Dig Med. 2021;8:27–32.