Gli antibiotici causano diarrea, ma i probiotici riducono il rischio

2328

Gli antibiotici sono i farmaci più prescritti nei bambini, ma non sono esenti da effetti collaterali. La diarrea post-terapia antibiotica è uno degli eventi avversi che più frequentemente si verifica dopo l’assunzione di una terapia antibiotica. I probiotici prevengono e sono indicati nel trattamento della diarrea da antibiotici.

Gli antibiotici sono i farmaci più prescritti nella popolazione pediatrica, ma non sono esenti da effetti collaterali. La diarrea post-terapia antibiotica è uno fra gli eventi avversi più frequente ed è importante prevenirla. Si stima che colpisca almeno un bambino su tre e fino all’80% dei bambini ricoverati trattati con terapia antibiotica.

Perché gli antibiotici causano diarrea?

Il microbiota intestinale è l’insieme dei batteri che abitano l’intestino e convivono con l’uomo apportando dei benefici. Il microbiota stimola il sistema immunitario e modula l’infiammazione. La terapia antibiotica altera la microflora intestinale creando un substrato favorevole per la proliferazione di batteri patogeni.

Alcuni antibiotici come l’amoxicillina sono responsabili più di altri dell’insorgenza della diarrea. Ciò costituisce un problema, poiché proprio l’amoxicillina è fra gli antibiotici maggiormente prescritti nei bambini.

La diarrea si manifesta prevalentemente in forma moderata, ma esistono complicanze

Nella popolazione pediatrica si parla di diarrea quando si manifestano da 1 a 3 emissioni di feci poco consistenti nell’arco delle 24-48h. È importante conoscere se il bambino abbia assunto antibiotici nel periodo precedente poiché possono esserne la causa sino a 6-8 settimane dopo la somministrazione.

Nonostante la gran parte delle manifestazioni diarroiche siano di entità moderata, sono stati registrati casi di diarrea fulminante. La colite pseudomembranosa è una complicanza rara ma temibile associata all’uso degli antibiotici. A più alto rischio, però, sono gli infanti già affetti da patologie croniche che debilitano il sistema immunitario.

I probiotici ripristinano la microflora intestinale alterata dagli antibiotici

Se l’alterazione della microflora è un fattore predisponente all’insorgenza della diarrea, ripristinarla ne riduce il rischio. I probiotici sono microorganismi vivi non patogeni in grado di colonizzare l’ambiente intestinale. Quando integrati nella giusta quantità possono apportare beneficio e ripristinare lo stato di salute della microflora intestinale. Non tutti i probiotici, però, posseggono le medesime proprietà, ma esse sono specifiche per ogni ceppo batterico.

Il L. rhamnosus GG è il probiotico più studiato e quello su cui vi è il maggior grado di evidenza. Nello studio di Montegazza et al. è stato osservato che l’integrazione di LGG durante la terapia antibiotica dimezza il rischio di insorgenza riducendolo dal 23% al 9%. Inoltre, diminuisce la durata delle manifestazioni diarroiche ed accelera il ritorno allo stato di salute.

Per ridurre la diarrea post-terapia antibiotica è utile integrare con 3X109 CFU di L. rhamnosus GG sin dall’inizio del trattamento con antibiotici.

Il L. rhamnosus GG è un probiotico sicuro ed efficace. Quando integrato con la dieta colonizza l’intestino e lo protegge dalla proliferazione degli agenti patogeni partecipando alla modulazione della risposta immunitaria ed inibendo la traslocazione batterica.

Il L. rhamnosus GG e la diarrea da antibiotici

La diarrea è causata frequentemente dall’assunzione degli antibiotici, i farmaci più prescritti nella popolazione pediatrica. Ripristinare la microflora intestinale previene le manifestazioni diarroiche e accelera la guarigione. Secondo Mantegazza et al. la somministrazione di L. rhamnosus GG è utile per la prevenzione ed il trattamento della diarrea post-terapia antibiotica.

Letteratura scientifica di riferimento

  • Mantegazza C. et al. Probiotics and antibiotic-associated diarrhea in children: A review and new evidence on Lactobacillus rhamnosus GG during and after antibiotic treatment. Pharmacol Res.2018 Feb;128:63-72 
Articolo precedenteL’integrazione alimentare è fondamentale per le prestazioni di ogni atleta
Articolo successivoVitamina D: non tutti gli integratori sono uguali, ma alcuni sono più efficaci